“Un giorno si leggerà tutto questo sui libri di scuola”: Vero.

“Ne usciremo migliori”? Forse.

Tutti noi, chi più chi meno, viviamo nel ricordo di quello che facevamo prima. 

“Eravamo felici e non lo sapevamo”.

Abbiamo imparato che le cose, la normalità, il nostro vivere quotidiano non sono scontate. Abbiamo imparato il valore del tempo, quello stesso tempo che ci sembra essere lentissimo, ma non abbastanza da permetterci di mandare le lancette indietro, perché ripensandoci bene ora, se avessimo saputo che quello era l’ultimo viaggio dell’anno, forse l’avremmo vissuto più intensamente; ce ne saremmo fregati della dieta e avremmo ordinato il dolce quella sera a cena nel nostro ristorante preferito. Perché se avessimo saputo che quello era l’ultimo abbraccio, forse avremmo stretto un po’ più forte. Non avremmo mai detto “Lo faccio un’altra volta”. Abbiamo imparato il valore del tempo si, ma soprattutto a non sprecarlo, a non rimandare più le cose. 

Abbiamo imparato ad aprire il cuore e a pronunciare parole mai dette prima, a non tenerci più nulla dentro, perché in un momento in cui tutti siamo così vulnerabili, davvero vulnerabili, ci rendiamo conto che non è la massima espressione del nostro io  e di emozioni tenute nascoste a renderci deboli: la corazza serve ad altro. Quindi si, anno nuovo, riportaci alla nostra vecchia vita. Noi continueremo a sognare, programmare,  pontificare, ma stavolta quei sogni avranno radici forti, fortissime, quasi indistruttibili e ci impegneremo a non farli rimanere tali ma a realizzarli. Perché di una cosa siamo certi alla fine di questo 2020: siamo coraggiosi, e per sognare ci vuole coraggio.